Strategie opzioni binarie : Bande di bollinger (Bollinger Bands®)
di Domenico 18 ottobre 2016 0 commentiLe opzioni binarie sono ormai la grande novità che sta facendo elettrizzare i mercati finanziari in questi ultimi tempi.
Sono sempre più richieste grazie al fatto che le opzioni binarie sono ormai il modo più semplice per investire e guadagnare con i mercati finanziari.
Prima di parlare delle Bande di Bollinger, e degli strumenti di analisi tecnica in generale, vorremmo parlare di che cosa sono le opzioni binarie.
Che cosa sono le opzioni binarie? Le opzioni binarie sono la stima della performance di un mercato sottostante in un determinato arco di tempo. La grande praticità delle opzioni binarie, sta proprio nella loro semplicità, in quanto bisogna semplicemente o investire al rialzo, o al ribasso.
La differenza principale delle opzioni binarie con il resto, è che nella stragrande maggioranza degli altri metodi di investimento “classici”, l’investitore acquista il mercato che vuole, e poi aspetta il cambiamento di valore di quell’asset. In caso di acquisto, l’investitore si aspetta un rialzo (che gli porterà un guadagno) e in caso contrario un ribasso significherà una chiusura in perdita della posizione.
Un investimento di tipo classico quindi, richiede all’investitore una concentrazione costante, in cui ci si deve preoccupare quando “sbarazzarsi della posizione” per evitare di esporre al rischio tutto il proprio account.
Non è così per le opzioni binarie, in quanto il rapporto di rischio/rendimento è sempre ben noto e fisso.
Per poter prevedere nel migliore dei modi i mercati finanziari, vengono utilizzati gli indicatori tecnici.
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Gli indicatori tecnici sono degli strumenti che cercano di prevedere i futuri livelli di prezzo, o semplicemente la direzione generale dei prezzi, di un titolo, studiando i modelli del passato. Esempi famosi di indicatori tecnici comuni includono il Relative Strength Index, Money Flow Index, lo Stocastico, il MACD e le Bollinger Bands®.
Gli Indicatori tecnici, che in inglese vengono anche chiamati “Technical Indicators”, si distinguono secondo gli esperti di borsa per il fatto che questi indicatori non analizzano nessuna parte dei fondamentali di una azienda o di una economia di un paese, come i margini degli utili, i ricavi ed i profitti o tassi d’interesse. Gli indicatori tecnici sono utilizzati più ampiamente dagli operatori “attivi” sul mercato, in quanto vengono progettati principalmente per analizzare i movimenti di prezzo a breve termine (ma nulla toglie che siano utilissimi anche per il trading a lungo termine). Per un investitore a lungo termine, la maggior parte degli indicatori tecnici sono di poco valore, in quanto non indagano a fondo sul business sottostante. Gli usi più efficaci dei fattori tecnici per un investitore a lungo termine sono quelli di aiutare a identificare buoni punti di entrata e di uscita per il titolo (o il mercato, di qualsiasi tipo) analizzando la tendenza a lungo termine.
Oggi vogliamo occuparci di uno degli indicatori più importanti, ovvero le Bande di Bollinger®, che oggi sono un vero e proprio marchio registrato, e sarebbe quindi corretto utilizzare il simbolo “®” quando si cita questo marchio registrato.
Bande di Bollinger e John Bollinger
L’inventore di tutto ciò è l’analista John Bollinger. Le bande di bollinger sono essenzialmente composte da due deviazioni standard di una media mobile.
Che cosa sono le bande di bollinger? Le bande di bollinger sono un indicatore di volatilità tecnico che si basa essenzialmente sulla volatilità (ovvero “su quanto si muove” verso l’alto e il basso) di un certo titolo. La volatilità è praticamente la deviazione standard.
Come si calcolano le bande di bollinger? Le bande di bollinger sono essenzialmente un calcolo che viene fatto con una media mobile a G giorni (che solitamente sono 20) ai quali viene aggiunto o sottratto il valore della deviazione standard (solitamente questo valore è fissato a due).
Quindi, la banda di bollinger superiore viene ottenuta aggiungendo alla media mobile la deviazione standard. La banda centrale è la media mobile, la banda di bollinger inferiore viene ottenuta sottraendo alla media mobile la deviazione standard.
Quando è presente una grande ampiezza tra le due bande di bollinger, significa che c’è alta volatilità. Quando l’ampiezza è invece piccola significa che la volatilità è molto bassa.
Bande di Bollinger Segnali
Oltre alla teoria, le Bande di Bollinger servono a generare dei segnali, e quindi a guadagnare.
Secondo il suo inventore John Bollinger, le bande di Bollinger possono fornire dei segnali di acquisto e vendita quando le seguenti condizioni vengono soddisfatte.
Segnale 1: Quando il prezzo esce dalla banda superiore e poi rientra, è un segnale di vendita.
Segnale 2: quando il prezzo esce dalla banda inferiore e poi rientra, è un segnale di acquisto.
John Bollinger tuttavia, consiglia di utilizzare le Bande di Bollinger in combinato con altri indicatori tecnici, in quanto le Bande di Bollinger potrebbero fornire non pochi falsi segnali. Nel caso 2 o più indicatori confermino l’andamento delle bande di bollinger, il segnale acquisterà un significato molto più rilevante.
Altri segnali Bande di Bollinger
Tuttavia, le parti superiori e inferiori delle bande, possono essere dei livelli di resistenza e supporto (rispettivamente). Questi livelli vengono spesso utilizzati dai trader.
Se una candela chiude all’infuori della banda superiore o inferiore, significa che è una segnale di continuazione del trend.
I prezzi possono seguire l’andamento delle bande di bollinger. Se seguono la banda di bollinger superiore, significa che la forza del mercato è rialzista. Se seguono la banda di bollinger inferiore, significa che la forza di mercato è ribassista.
Segnali Opzioni Binarie Bande Bollinger
Le bande di bollinger, possono essere applicate con grande semplicità alle opzioni binarie (tutte le strategie precedenti possono essere applicate con successo alle binarie). Vediamo però i migliori segnali specifici per le opzioni binarie a 60 secondi (alto/basso).
Il timeframe consigliato è quello ad 1 minuto, con il grafico a candele giapponesi.
Quando il prezzo sfiora la banda di bollinger superiore, è un segnale di vendita.
Quando invece il prezzo sfiora la banda di bollinger inferiore è un segnale di acquisto. Così facendo, sarà possibile sfruttare al meglio i ritracciamenti del mercato finanziario.
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